Committente:
Privato
Architetto:
Jean-Patrick Jaccard
Collaboratori:
arch. Rodolfo Franco
arch. Nicole Jaccard
Render:
Rizzuti Lorenzo
Ingegnere civile:
Studio BRC
Mulini di Bioggio:
Piccolo nucleo ai piedi del versante Est della collina di Breganzona, sulla piana del Vedeggio. Piccola frazione del Comune di Bioggio. Esso è in una posizione geografica favorevole perché fuori da vie di grande traffico o solo marginalmente coinvolto; vicina a tutti i servizi di prima importanza: autostrada, ferrovia, aeroporto, negozi e servizi del settore terziario. La posizione è anche privilegiata nel caso in cui si desideri avere a breve distanza un posto di lavoro data la presenza di varie industrie e aziende di diversi settori economici.
Si trova posizionato lungo il corso d’acqua del fiume Vedeggio che a sua volta costeggia la pista dell’aeroporto di Lugano-Agno. Lungo il fiume una pista pedonale e ciclabile permette passeggiate e collega la zona dei campeggi di Agno con le campagne della tenuta Balli. A monte l’autostrada A2 passa in posizione rialzata rispetto al piano. Sopra a questa si trova poi la linea del trenino FLP che collega Ponte Tresa a Lugano. La strada che serve il nucleo storico è un tratto poco trafficato e regolato da semafori.
La posizione è tranquilla anche se la vicinanza dell’autostrada causa qualche disagio; in un futuro prossimo è prevista infatti la posa di ripari fonici. Vi sono inoltre progetti di miglioramento per servizi e viabilità che vedremo più avanti.
Progetto:
I contenuti della nuova struttura sono stati valutati sulla base della posizione del progetto:
- appartamenti di piccole dimensioni per un’utenza di giovani coppie o persone singole come pure per persone anziane. Nell’ottica di persone anziane o disabili, un progetto che nel limite del possibile esclude le barriere architettoniche. Come vedremo più avanti sarà possibile anche formare unità da 4.5 locali nel caso in cui si rendesse necessario.
- minimo uso di superfici per percorsi carrabili così da preservare il verde.
- posteggi coperti per un maggior comfort delle singole unità abitative.
- spazi di collegamento esterni che diventano luogo di incontro.
- spazi comuni di svago sulle superfici verdi che vengono arredate per dare possibilità di attività di tempo libero: alberature, percorsi pedonali, specchi d’acqua, aree di incontro.
- la conformazione del complesso permette pure di proporre la creazione di un piccolo “ristorante” a servizio degli utenti delle abitazioni. Luogo di incontro aperto sullo spazio comune tra le abitazione del piano rialzato. Potrebbe rivelarsi un punto attrattivo per chi lavora e rientra avendo la possibilità di cenare a due passi da casa.
I render mostrano l’inserimento del progetto nel territorio esistente.
Si è pensato ad una struttura composta da materiali semplici:
- cemento armato a vista per tutte le parti murarie; pensando poi anche ad una diversificazione di lavorazione superficiale tra zoccolo del seminterrato e gli elementi dei nuclei abitativi. Qualora i costi fossero eccessivi si possono valutare altre soluzioni con finiture ad intonaco non meno pregevoli.
- vetro per tutte le superfici di “tamponamento” delle aperture.
- pietra naturale per le pavimentazioni esterne e principalmente per gli spazi comuni tra i fabbricati.
- calcestro per i percorsi pedonali del parco.
- superfici verdi a semina e piantagione di alberi a foglia caduca e cespugli sempreverdi, eventuale inserimento di uno specchio d’acqua ( fossa di infiltrazione delle acque meteoriche ). |